martedì 19 gennaio 2010
Grand Princess la..Napoli
mercoledì 13 gennaio 2010
31 decembrie 2009
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Palazzo Reale (palatul regal) da piazza del Plebiscito
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Il centro storico di Napoli corrisponde ai quartieri di Avvocata, Montecalvario, San Giuseppe, Porto, Pendino, Mercato, Chiaia, San Ferdinando, Stella (ad eccezione di Capodimonte), San Carlo all'Arena, San Lorenzo e Vicarìa. Si estende per 7,2 km² [1].
Dichiarato dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità, nel 1995 è stato inserito nella lista dei beni da tutelare con la seguente motivazione:
« Napoli è delle più antiche città d'Europa di cui l'attuale conformazione urbanistica conserva gli elementi di tutto il suo straordinario percorso ricco di eventi. Il suo sistema di strade, la ricchezza e la varietà dei suoi edifici storici riferite a varie epoche e la sua collocazione nel golfo di Napoli le attribuisce uno straordinario e unico valore senza confronti capace di propagare profondamente la sua influenza in tutta Europa ed anche oltre » | |
Quello di Napoli è il centro storico più vasto d'Europa [2] e la sua particolare unicità sta nella conservazione quasi totale e nell' uso dell'antico tracciato viario greco.
la città ha due veri e propri nuclei originari: il primo è Pizzofalcone sulla quale nacque la città di Partenope, mentre, il secondo è la zona dei decumani dove è sorta Neapolis. In quest'ultimo in particolare, sono presenti obelischi, monasteri, chiostri, 30 e più musei, le note vie del presepe, catacombe, scavi archeologici all'aperto e sotterranei con resti romani e greci compreso l'anzidetto teatro, statue e bassorilievi, fregi monumentali, colonne medievali a reggere antichi palazzi storici. Il centro storico di Napoli, inoltre, è caratterizzato dalle sue chiese (più di 300) con il relativo tesoro artistico contenuto al loro interno (fra i principali: Caravaggio, Donatello, Giuseppe Sanmartino, Luca Giordano, Cosimo Fanzago), nonché sepolcri e tombe dei governanti che si sono susseguiti a capo della città durante i secoli.
Generalmente, gli esperti ritengono che su tutto il territorio del centro storico il numero degli edifici religiosi superi le 400 unità, comprese le chiese sconsacrate o abbandonate da secoli ed escludendo quelle di costruzione moderna.
Incidentalmente,
- l'elevato numero di chiese e fabbriche conventuali che tendevano a svilupparsi sino a formare "isola",
- la proibizione, durante i due secoli di governo vicereale spagnolo, ad edificare al di fuori della cinta muraria,
- il forte sviluppo della città nella stessa epoca,
furono i fattori principali della configurazione del centro antico quale oggi si conosce. Infatti, precluso lo sviluppo in estensione lo si privilegiò in altezza: la circostanza che la città poggi su terreno tufaceo ha favorito pratiche di sopraelevazione di edifici preesistenti, attingendo il materiale dalle cave sotterranee già utilizzate sin dal primo nascere della città.